venerdì 31 dicembre 2010

Se la mamma usa il cellulare, ci sono rischi per i nascituri? Uno studio danese ipotizza di si.

Uno studio danese pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health è giunto alla conclusione che le donne in gravidanza che utilizzano regolarmente i telefoni cellulari presentano un maggiore rischio di partorire bambini con problemi comportamentali.

I ricercatori avevano già studiato un primo gruppo di 13.000 madri e di loro bambini tratti dal Danish National Birth Cohort (DNBC) e successivamente sono state arrualte circa 100.000 donne che erano incinte tra il 1996 e il 2002, con l'intento di monitorare a lungo termine la salute dei loro bambini.

Alle mamme sono state chieste informazioni dettagliate sul loro stile di vita, sulla dieta e su vari fattori ambientali nel corso di quattro lunghe interviste telefoniche durante e dopo la gravidanza.

Quando i loro figli hanno raggiunto l'età di 7 anni, le mamme sono state sentite di nuovo per valutare la salute dei bambini e anche il loro comportamento sulla base di parametri convalidati. Sono stati raccolti dati anche sull'uso del telefono cellulare durante la gravidanza e da parte dei loro bambini.

In entrambi i gruppi, è stato valutato una percentuale di circa il 3% di bambini con problemi comportamentali e percentuali simili sono stati classificati con manifestazioni di comportamento anomalo.

Quelli esposti a telefoni cellulari prima della nascita avevano una probabilità maggiore del 40% di presentare problemi comportamentali, mentre quelli senza esposizione prenatale, ma con uso dei cellulari all'età di 7 anni mostravano il 20% in più di anomali comportamenti.

Gli autori dello studio sostengono che i nuovi risultati riducono la probabilità che i dati siano effetto di un risultato casuale. Lo studio ha evidenziato la necessità di ulteriori ricerche, suggerendo anche la possibilità che l'azione del campo elettromagnetico del cellulare agisca sul feto non tanto per l'effetto termico, che è stato considerato minimo per il tipo di situazione, ma per altri meccanismi non - termici che devono essere indagati.

Fonte: ScienceDaily, 7 Dicembre 2010

16 Città francesi scelgono di abbassare il limite di esposizione a 0,6 volt/metro

Nel maggio 2009 in Francia è stato istituito il comitato denominato "COMOP" che doveva sovrintendere la riduzione sperimentale dei campi elettromagnetici dei ripetitori dei cellulari. L'obiettivo era di rendere i sistemi di telefonia mobile compatibili con la tutela della salute umana. Esiste, infatti, un consenso crescente a livello internazionale riguardo il fatto che gli attuali limiti di legge non sono sufficienti a proteggere la salute.

Questo è avvenuto in particolare grazie al lavoro del gruppo di scienziati indipendenti che hanno pubblicato il rapporto BioInitiative, in cui si raccomanda come misura preliminare la drastica riduzione del livello di radiazioni artificiali di microonde a 0,6 V/m, vale a dire. 0,1 μW/cm².

Organizzazioni in tutto il mondo chiedono da tempo che si applichi un limite massimo di 0,1 V/m ovvero 0,003 μW/cm ² per tutte le fonti di emissione combinate.

Attualmente il limite legale in Francia per l'UMTS/3G è di 61V/m, pari a 1.000 μW/cm² (cioé le raccomandazioni dell'OMS e dell'ICNIRP), come specificato nel decreto 2.002-775 firmato da Lionel Jospin, Primo Ministro nel 2002.

Questo limite si basa per un periodo di esposizione di 6 minuti per ogni telefonata. Non vi è alcun limite specifico per un periodo più lungo e questo consente di esporre la popolazione a questo livello di radiazione di giorno e di notte.

L'associazione francese Next-up ha denunciato che l'allora primo ministro Lionel Jospin aveva firmato il decreto sui campi elettromagnetici facendosi consigliare da Jean-Noël Tronc, il quae poco più tardi nello stesso anno fu assunta da France Telecom quale direttrice della strategia, fu poi presidente del consiglio di amministrazione di Orange in Réunion, poi direttore generale di Orange France.

Nel dicembre 2009 sono state scelte 16 città in Francia per una riduzione sperimentale del livello di esposizione massima ai campi elettromagnetici fino a 0,6 V/m.

Durante una tavola rotonda con il governo, il gruppo di attivisti Robin des toits (Robin Hood dei tetti) ha suggerito di testare il limite inferiore a 0,6 V/m in diverse città. Sono stati scelti 238 città, paesi e consigli rurali che parteciperanno volontariamente all'esperimento. Questo numero indica una crescente consapevolezza tra i consigli locali dei problemi di salute causati dal proliferare di ripetitori nei centri abitati.

I sindaci francesi hanno inviato un forte messaggio al Governo per denunciare non solo la confusione della legge in vigore, ma anche le preoccupazioni crescenti dei cittadini per questo nuovo tipo di inquinamento a distanza ravvicinata.

Il Ministero dell'Ecologia ha pubblicato l'elenco delle città scelte dalla commissione (COMOP): http://www.next-up.org/pdf/COMOP_experimentation_06Vm_liste_communes_communautes_candidates.pdf

sabato 4 dicembre 2010

Controverso rapporto dell'OMS sul mercurio dentale

L'Organizzazione Mondiale della Sanità ha appena pubblicato il rapporto dal titolo Future Use of Materials for Dental Restoration cioé Futuro Uso dei Materiali per Otturazioni Dentali secondo il quale “l'amalgama dentale rimane il materiale per otturazioni dentali da scegliere, in assenza di un'alternativa ideale e della prova di alternative migliori".

Si ricordi che l''amalgama dentale contiene un 50% di mercurio che è usato come legante per tenere insieme una polvere di altri metalli tra cui rame, zinco e stagno ed è oggetto da decenni di un'aspra controversia per la sua potenziale tossicità per la salute e per l'inquinamento ambientale che comporta.

Il rapporto Futuro Uso dei Materiali per Otturazioni Dentali rappresenta il resoconto di una riunione del Programma di Salute Orale dell'OMS che si è tenuta lo scorso novembre a Ginevra nella quale si è discusso delle prove scientifiche sui materiali per otturazioni dentali alternativi all'amalgama e delle implicazioni dell'uso di queste alternative. Secondo tale rapporto l'incontro si sarebbe concluso con la valutazione che la completa messa al bando dell'amalgama sarebbe "irrealistica, impraticabile e irragiungibile".

Tali conclusioni sono già apparse in due siti pro-amalgama (http://www.ada.org/news/5082.aspx e http://www.adavb.net/#zomaUQ6HCSLv) ed è scoppiata una grossa polemica internazionale che sta animando avvocati e associazioni di tutto il mondo.

All'incontro di Ginevra hanno partecipato, infatti, anche rappresentati delle associazioni del Gruppo Zero Mercury (di cui fa parte anche A.M.I.C.A.) che si stanno battendo da anni per la diminuzione e abolizione dell'uso del mercurio in tutti i settori, ma particolarmente in quello sanitario e alcuni rappresentanti di queste associazioni lamentano il fatto che le conclusioni riportate nel rapporto non rispondono a quanto effettivamente accaduto in quella riunione.

I coordinatori del Gruppo Zero Mercury - Michael Bender, Direttore del Mercury Policy Project ed Elena Lymberidi-Settimo dello European Environmental Bureau - hanno scritto, infatti, una lettera all'OMS proprio per ribadire che le conclusioni presentate da questo rapporto non rappresentano la pluralità delle posizioni emerse in quell'incontro.

In particolare scrivono: "Sebbene sul rapporto è scritto che 'l'OMS ha preso tutte le possibili precauzioni per verificare le informazioni presenti nella pubblicazione', la precauzione più semplice, cioé quella di far circolare la bozza del rapporto a coloro che avevano partecipato all'incontro, non è stato fatto. Mettiamo in discussione, perciò, l'intera validità di questo rapporto poiché lo consideriamo fuorviante nel modo in cui è stato presentato e per i suoi contenuti in quanto mancano molti punti dalla descrizione e dalle discussioni, compresi fatti che potrebbero interessare il lettore riguardo quello che sta avvenendo in altre regioni. Riteniamo, dunque, l'OMS direttamente responsabile e giudicabile per aver favorito un resoconto informativo della riunione premeditatamente e chiaramente fuorviante".

Il rapporto sarebbe fuorviante a partire dalla citazione di un "consenso sull'amalgama dentale" sulla totale sicurezza di questo materiale per la salute. In realtà, si fa riferimento al rapporto del 1997 WHO report Dental Amalgam and Alternative Direct Restorative Materials che non era un documento di politica dell'OMS, ma si trattava di uno dei tanti documenti promossi dall'OMS e affidati ad esperti esterni, le cui conclusioni hanno solo il valore di consulenza ai dirigenti dell'OMS che poi dovrebbero elaborare delle poliche e linee guida.Nella lettera i due rappresentanti di Zero Mercury sostengono anche che nella riunione di Ginevra erano state presentate diverse proposte per una riduzione dell'uso del mercurio odontoiatrico. "Anche se non è stato preso alcun voto, l'incontro si è concluso senza alcuna obiezione al fatto che sia necessaria una riduzione dell'uso dell'amalgama".

Il rapporto WHO report Dental Amalgam and Alternative Direct Restorative Materials esplicava chiaramente che "I punto di vista espressi in questo documento dagli autori sono di responsabilità soltanto degli stessi autori". Questo significa che non si tratta assolutamente di posizioni assunte dall'OMS. Va osservato, tuttavia, che questo rapporto è continuamente citato dagli avvocati nei tribunali e dalle agenzie pubbliche per negare la tossicità dell'amalgama. I due attivisti di Zero Mercury osservano, peraltro, che questo rapporto non sarebbe stato neppure citato alla riunione dell'OMS dello scorso novembre.

Nella loro lettera all'OMS elencano punti di vista emersi alla riunione che, però, non sono stati riportati:


  • L'uso continuo e conseguente rilascio di mercurio dalle amalgame dentali rappresenta una fonte primaria di inquinamento. Mr. Bakken dell'UNEP; Dr. Narvaez dell'UNEP.
  • L'inquinamento derivante dal mercurio dentale non si limita alle perdite che provengono dagli studi odontoiatrici, perché la maggior parte di quel mercurio è impiantato nelle otturazioni ed entra successivamente nell'ambiente in modi diversi, come per esempio la cremazione (Professor Hylander).
  • L'amalgama, i cui vapori sono pericolosi soprattutto per gli operatori del settore odontoiatrico rappresentano un tema primario di sicurezza occupazionale (Professor Phantumvanit; Dr. Meyer).
  • L'amalgama da sola distrugge il materiale dentale buono, mentre i compositi e la tecnica “ART” “conservano la struttura del dente.” (Dr. McConnell, Dr. Dahl).
  • L'amalgama comporta costi esternalizzati per i governi e la società intera dovuta all'inquinamento da mercurio che crea e ai costa che comporta in termini di salute ambientale (Mr. Maxson, Dr. Van den Heuvel).
  • Il mondo sta lavorando ad un trattato vincolante per il mercurio e bisogna puntare a limitare tutti i tipi d'uso di mercurio (Dr. Narvaez, Mr. Bakken).
  • L'OMS elenca il mercurio nelle 10 sostanze chimiche di maggiore preoccupazione a livello globale (Dr. Vickers dell'OMS).
  • Un'odontoiatria priva di amalgama o virtualmente priva di amalgama è prevalente dalla Norvegia, all'Indonesia e al Giappone. Sono state prodotte le prove nelle presentazioni che l'odontoiatria priva di mercurio sta aumentando nei paesi in via di sviluppo.

Alcuni partecipanti all'incontro di Ginevra provenienti da paesi in via di sviluppo hanno espresso supporto per un divieto dell'amalgama e si chiedevano cosa trattiene i paesi ricchi dal farlo (Professor Phantumvanit; Dr. Sudeshni).


Tra le proposte riferite ci sono:

  • Fine dell'uso dell'amalgama come routine e continuare ad usarla solo per casi insoliti (Dr. Van den Heuvel).
  • I fornitori dei servizi sanitari devono contribuire alla diminuzione dell'uso dell'amalgama (Dr. Petersen).
  • Insegnare ai dentisti i rischi e i benefici dell'amalgama (Mrs. Lymberidi-Settimo).
  • Passare, nei paesi a basso reddito, dall'uso dell'amalgama alla tecnica ART che è sia più economica sia richiede meno esperienza d'uso (Dr. Williams, Dr. Honkala, Dr. Soucy,).
  • L'amalgama non è necessariamente meno cara dei compositi - questi sono più convenienti su alcuni mercati (Mr. Maxson), e quando inizieranno le restrizioni il prezzo del mercurio aumenterà e quindi anche il prezzo dell'amalgama (Mrs. Lymberidi-Settimo).
  • Bandire l'uso per i bambini (Dr. Soucy; Professor Bian Jin You, Mr. Maxson, Mrs.Lymberidi-Settimo).
  • Per una riduzione dell'uso dell'amalgama è necessario stabilire un termine (Dr. Meyer).
All'incontro si è parlato anche delle esperienze di riduzione dell'uso delle otturazioni al mercurio in vari paesi. In Svezia, per esempio, nel 1978-79 si usava l'amalgama nel 74% dei casi e oggi sia la Svezia che la Norvegia hanno messo al bando questo materiale e sono in prima fila per chiedere la completa messa al bando a livello delle Nazioni Unite.

Perché l'OMS consente la pubblicazione di rapporti non revisionati dai partecipanti dalle sue riunioni e non si assume la responsabilità di diramare veri e propri documenti di politica sanitaria invece di continuare a pubblicare rapporti di terzi che non hanno alcun valore legale, ma solo consultivo? E questo non riguarda solo l'amalgama, ma anche i campi elettromagnetici, come si legge chiaramente nel libro.