mercoledì 30 giugno 2010

Charlie Brown a Stoccolma: "Una data per la fine dell'amalgama"

Dal 7 all'11 giugno si è tenuto a Stoccolma il primo degli appuntamenti per i negoziati del Programma Mondiale della Nazioni Unite (UNEP) per raggiungere un trattato globale vincolate del mercurio. Si tratta di un'occasione storica per mettere il divieto ad una serie di prodotti e processi industriali che utilizzano questo veleno potentissimo.

Sono intervenute ai negoziati anche molte organizzazioni non governative, tra cui quelle impegnate per la messa al bando dell'amalgama dentale. Subito dopo l'intervento del rappresentate dell'Organizzazione Mondiale della Sanità è intervenuto Charlie Brown, avvocato di Consumers for Dental Choice, di cui si parla nel libro Il Cerchio Perfetto, perché ha vinto una causa contro la Food and Drug Administration obbligando l'agenzia della sicurezza alimentare statunitense a riclassificare l'amalgama nell'estate del 2009 da "rischio zero" a "rischio medio".

Charlie Brown si è presentato a Stoccolma come Presidente della neo-nata Alleanza Mondiale per l'Odontoiatria senza Mercurio, un’alleanza di molte organizzazioni non governative. L'associazione Malattie da Intossicazione Cronica e/o Ambientale (A.M.I.C.A.) fa parte di questa alleanza.

Questo è il testo completo del discorso che si può ascoltare in originale sul video di YouTube con sottotitoli in italiano.




Dichiarazione di apertura di Charlie Brown ai negoziati per un trattato globale sul mercurio

Presentato il 7 giugno 2010 durante la prima seduta


Signor Presidente, sono Charlie Brown, Presidente dell’Alleanza Mondiale per l'odontoiatria senza mercurio, un’alleanza di molte organizzazioni non governative. Desidero congratularmi con il nuovo Presidente, ringraziare il governo svedese e il popolo svedese per ospitare questo incontro e ringrazio il Segretariato per il loro duro lavoro.

Chiediamo un divieto globale dell’amalgama come già adottato da molte nazioni.

1 ° - L'amalgama è un materiale inquinante, prodotto nel 19 ° secolo, è stato inventato quando i medici ancora tagliavano le gambe. La medicina ha fatto molti passi in avanti da allora.

2 ° - L’amalgama è il materiale odontoiatrico più costoso, ripeto il più costoso, se si considerano i costi ambientali e i costi della bonifica.

3 ° - L'amalgama è la primaria fonte di esposizione al mercurio per i consumatori, secondo il governo del Canada e altre fonti.

4 - L'amalgama è un enorme fonte inquinante. I dentisti sono i secondi acquirenti di mercurio nei paesi sviluppati e presto potrebbero essere i primi perché non hanno un piano di uscita. C’è più mercurio nelle bocche delle persone negli Stati Uniti e in Europa che in tutti gli altri prodotti messi insieme.

5 – L’amalgama colpisce tutti i settori discussi da questo trattato. Si tratta di un prodotto. Rifiuti – gli studi dentistici sono la primaria fonte di mercurio nelle acque reflue. Aria – la cremazione costituisce una notevole fonte di inquinamento dell’aria nelle società. Miniere – I dentisti sono l’origine del problema.

I dentisti sono profondamente divisi. In Europa e nel Nord America la divisione tra i dentisti che usano il mercurio e quelli non lo usano è di circa 50 contro 50. Lo stesso modo avviene per le società odontoiatriche, senza mercurio e pro-amalgama.

Signor Presidente, il tabacco è stato un errore lungo 500 anni. Lei deciderà se l'amalgama è un errore che continuerà per un terzo secolo. State attenti, delegati delle nazioni a basso reddito. Le vittime della tossicità da mercurio proveniente dall’amalgama erano nel ventesimo secolo i bambini nei paesi sviluppati. Le vittime della tossicità da mercurio proveniente dalle amalgame nel ventesimo secolo saranno i bambini nei paesi in via di sviluppo.

L'Alleanza Mondiale per un’Odontoiatria senza Mercurio saluta Barack Obama, il grandioso Presidente del mio Paese, per il suo eccellente rapporto sul mercurio, e Lisa Jackson, la sua Responsabile dell’Agenzia per la Protezione Ambientale, che, come direttrice ambiental di uno stato, il New Jersey, ha ordinato ai dentisti di iniziare il passaggio verso le alternative. Sarebbe, quindi, logico che gli Stati Uniti guidassero le nazioni verso un divieto dell’amalgama ed esortiamo il Dipartimento di Stato a farlo.

Vogliamo collaborare con l'Organizzazione Mondiale della Sanità. Quello che l’OMS oggi può fare è informare i pazienti che l'amalgama è composta per il 50% da mercurio. Oggi questa è commercializzata in modo ingannevole come 'la amalgama plata´ in spagnolo, 'l'amalgam d'argent' in francese e come ´silver fillings´ in inglese. Questo è ingannevole.

Vogliamo collaborare con l'UNEP e con tutte le nazioni interessate a portare questo mondo in un’era post-amalgama. Grazie signor Presidente. E chiudo con questa affermazione - Non c’è modo possibile di risolvere la questione del mercurio prodotto dall'uomo senza porre una data certa per la fine dell’amalgama.

martedì 29 giugno 2010

Il Sindaco di San Francisco protegge i suoi cittadini dai cellulari


Il Consiglio Comunale di San Francisco ha approvato, con un voto di 10 ad 1, un nuovo regolamento, proposto dal Sindaco Gavin Newsom, che impone ai rivenditori di cellulari di indicare con appositi cartelli le percentuali di assorbimento di ciascun modello (SAR), con multe per i trasgressori che potrebbero arrivare fino a 300 dollari.

La SAR indica la perecentule di radiazione emessa dal cellulare e rappresenta, quindi, un'informazione essenziale per chi desidera proteggere la propria salute scegliendo modelli con la SAR inferiore.

Anche se la Federal Communications Commission degli Stati Uniti ha approvato dei limiti di esposizione che dovrebbero garantire una sicurezza agli utilizzatori di cellulari, alcuni ricercatori sostengono che le emissioni della telefonia mobile possono essere connesse ad un aumento del rischio di cancro, soprattutto al cervello.

Questa regolamentazione sulla vendita di cellulari è la prima di questo genere negli Stati Uniti. Il portavoce del Sindaco ha spiegato che non c'è alcuna intenzione di scoraggiare l'uso del cellulare con questa iniziativa, ma di voler solo dare un segno di trasparenza nei confronti dei consumatori.

La città di San Francisco si era già distinta con altre iniziative volte a proteggere la salute attraverso la tutela dell'ambiente, per esempio con il divieto dell'uso dei sacchetti in plastica per la spesa, con l'obbligatorieta del compostaggio, con la richiesta ai ristoranti di affiggere informazioni nutrizionali sui piatti serviti, ecc.

Fonti
San Francisco set to pass cell phone radiation law, BBC - http://news.bbc.co.uk/2/hi/technology/8744715.stm

San Francisco Mayor Expected to Sign Cell Phone Radiation Law, Environmental Leader - http://www.environmentalleader.com/2010/06/18/san-francisco-mayor-expected-to-sign-cell-phone-radiation-law/

Cell Phone Radiation Law Passed In San Francisco, The Huffington Post - http://www.huffingtonpost.com/2010/06/23/cell-phone-radiation-law-_n_622231.html

Are Cells the New Cigarettes?, The New York Times -http://www.nytimes.com/2010/06/27/opinion/27dowd.html?ref=opinion

Gli europei chiedono all'Unione europea più informazioni sui campi elettromagnetici

Il 24 giugno 2010 la Commissione europea ha pubblicato i risultati della seconda indagine Eurobarometer su campi elettromagnetici. Si tratta della seconda ricerca su questo argomento, la prima rilevazione era stata condotta nel 2006.

Commissionato per rispondere al grande interesse da parte del pubblico e dei media su questo tema, il sondaggio offre una panoramica delle tendenze nella percezione del pubblico sui campi elettromagnetici in Europa.

Il 46% degli europei intervistati si dichiara "molto preoccupato" o "abbastanza preoccupato" per i rischi potenziali per la salute legati ai campi elettromagnetici, con una lieve (2%) riduzione rispetto al sondaggio del 2006.

Il 58% degli europei intervistati ritiene che le autorità pubbliche nazionali non facciano abbastanza per proteggerli dai rischi potenziali per la salute connessi ai campi elettromagnetici.

Il 48% degli intervistati ritiene, inoltre, che l'UE dovrebbe informare il pubblico dei potenziali rischi sanitari, il 39% pensa che l'UE dovrebbe stabilire norme di sicurezza dei prodotti e il 36% pensa che l'UE dovrebbe sviluppare degli orientamenti per la tutela della salute pubblica.

E' interessante osservare che solo il 20% del campione intervistato ha dichiarato di aver ricevuto una corretta informazione sui campi elettromagnetici. Tra questi il 58% è soddisfatto per il livello di informazione ottenuto.
 
I cittadini hanno identificato correttamente le principali fonti di esposizione ai campi elettromagnetici: ripetitori della telefonia mobile e cellulari (entrambi 59%) e linee ad alta tensione (58%).

Ad essere considerati dagli europei una fonte di potenziali rischi per la salute sono soprattutto le linee elettriche (35%) e le antenne della telefonia mobile (33%).

La popolazione è continuamente esposta a campi elettromagnetici e, a causa del rapido incremento dell'uso di telefoni cellulari e di dispositivi di comunicazione personale, di elettrodomoestici, di apparecchiature elettromedicali e di prodotti di elettronica, sta aumentando il numero delle fonti di esposizione quotidiana ai campi elettromagnetici.

Il rapporto completo del sondaggio Eurobarometer sui campi elettromagnetici:

Per ulteriori informazioni sulle azioni dell'UE in merito ai campi elettromagnetici (Raccomandazioni del Consiglio sulle limitazioni delle esposizioni della popolazione generale ai campi elettromagnetici, le Opinioni del Comitato Scientifico, i finanziamenti e il monitoraggio della ricerca del 2006 di Eurobarometer): http://ec.europa.eu/health/electromagnetic_fields/policy/index_en.htm

mercoledì 9 giugno 2010

Decreto Intercettazioni, Due Piccioni con una Fava

Il 10 giugno 2010 passa con la fiducia al Senato il decreto di legge che disciplina le intercettazioni telefoniche e ambientali. Quelle telefoniche non potranno durare più di 75 giorni, prorogabili di tre giorni in tre giorni con provvedimento del pm controfirmato dal giudice in caso di particolare necessità per la formazione della prova.

L'autorizzazione deve essere data da un giudice collegiale e solo per i reati gravissimi, cioé puniti con più di cinque anni di carcere, come mafia e terrorismo, sarà possibile intercettare gli indagati per 40 giorni, prorogabili di venti.

Il problema è che spesso si indaga per un crimine non grave e ci si rende conto che potrebbero configurarsi le prove di reati più gravi, ma serve tempo per dimostrarli. Il magistrato, per fare bene il suo lavoro, deve potersi "piegare" ai tempi della malavita, deve poterla inseguire senza assurde scadenze.

Sotto la falsa morale del diritto alla privacy, il governo attuale, piegando ancora una volta il Parlamento con il ricorso alla fiducia, continua nell'indebolimento dell'attività giudiziaria che segna tutta la storia politica di Forza Italia prima e del PdL oggi: complicazione delle procedure per le rogatorie, accorciamento della decadenza di termini, depenalizzazione di reati, impunibilità di alcune cariche dello Stato, ecc.
Quanto è emerso in questi ultimi mesi dalle notizie di stampa sulle intercettazioni rappresenta l'unico bagliore di verità in un panorama informativo che segue acriticamente una politica italiana che mistifica i problemi e le soluzioni.

L'agire per il bene comune imporrebbe di investire di più sulle intercettazioni per arginare criminalità organizzata e corruzione, ma il governo italiano colpisce con questo nuovo Ddl due pilastri fondamentali della democrazia: l'opinione pubblica e la giustizia.

Il decreto prevede, infatti, anche pene severissime, fino a 450.000 euro, per gli editori che violano il divieto di pubblicare notizie su intercettazioni o atti coperti da segreto prima della conclusione delle indagini. In questo caso gli stessi giornalisti rischiano fino a 30 giorni di carcere o una sanzione fino a 10.000 euro.

Considerando i lunghissimi tempi della giustizia, questo decreto equivale a sostenere il totale silenzio stampa su inchieste che sarebbero di primario interesse per la formazione di una libera opinione pubblica.

La Federazione Nazionale della Stampa Italiana (FSNI) ha annunciato per il 9 luglio il “giorno di silenzio” della stampa.
I cittadini che vivono nella piena legalità e non avrebbero alcun problema ad essere intercettati si ritrovano ancora una volta con le armi spuntate, senza il diritto ad una magistratura inquirente forte e ad un'informazione libera.
La domanda da porsi è:  a chi conviene veramente questo ddl?

Fonti:
Intercettazioni, la maggioranza mette la fiducia. Berlusconi: "Contro ddl solo toghe e giornali", La Repubblica
Acli. Duro giudizio sul ddl intercettazioni, Vita
Intercettazioni, le ultime modifiche al dd,l Il Giornale
Intercettazioni, sì del Senato Verdi